Cosa significa alloggiare in una Homestay: l’esperienza autentica di Meta
Giorno 10 – 11: 14km fuori Siem Reap, Cambogia.
I due giorni passati a casa di Meta, il proprietario della Homestay, mi hanno permesso di dimenticare il caos e la polvere che sembrano pervadere ogni angolo del mondo esterno. Qui, in questo angolo di paradiso, il rumore delle auto e lo smog sono solo un lontano ricordo. È il luogo perfetto per rigenerarsi e ritrovare la pace interiore.
Meta è un vero personaggio. Con una vita piena, si occupa delle sue due figlie senza mai trascurare le esigenze degli ospiti. Gestisce tre cani, due gatti e un pappagallo libero che lo segue ovunque vada. E poi ci sono la casa, la spesa, e tutte le piccole cose quotidiane. Insomma, un vero uomo multitasking! Ma la sua energia non finisce qui: Meta è un appassionato di foto e video, e non si separa mai dal suo cellulare (sì, è persino più incollato al telefono di me!).
Nonostante tutto, riesce a trovare il tempo per se stesso e per le sue figlie. Spesso lo si può vedere passeggiare per la campagna circostante, godendosi la tranquillità che solo questo luogo offre.
Oggi Meta ha organizzato un party nel suo giardino: candele, musica dal vivo, e un’atmosfera magica. Fortunatamente, il mio bus notturno parte tardi, così posso godermi ogni momento di questa serata speciale.
Alloggiare in una Homestay non è solo una questione di comodità, è vivere un’esperienza autentica, fatta di persone reali e momenti condivisi. E Meta incarna perfettamente lo spirito di ospitalità che rende queste esperienze uniche.
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