Un villaggio di pescatori a Lombok: tra incontri speciali e un addio amaro
Giorno 15, 16, 17: Lombok.
Ebbene sì, alla fine è successo anche a me. Ho passato una nottata da dimenticare, tra dolori allo stomaco e malessere generale. Oggi, nonostante tutto, mi sono trascinata fino a casa di Lia per salutarla. Domani lascio l’isola all’alba, e non potevo partire senza rivederla.
Lombok è una grande isola, eppure, dal primo momento in cui ci ho messo piede, l’ho amata. Il turismo non l’ha ancora invasa, permettendomi di scoprire il vero stile di vita indonesiano. È un luogo che ti conquista con la sua autenticità e semplicità.
Per una serie di coincidenze, alloggio in un ostello con camere condivise. Le prime due notti sono stata fortunata: in stanza c’erano due giovani australiani, appassionati di surf, alti due metri e, per mia fortuna, silenziosi e senza russare. Oggi sembra che non ci sia nessuno… e lo spero davvero!
Ovunque ci sono bambini che, con occhi curiosi, avvicinano i turisti per vendere braccialetti. Lo fanno per pagarsi gli studi. È così che ho conosciuto Jana, una ragazzina di 10 anni dalla vivacità e intelligenza sorprendenti. Ogni sera, insieme a lei e altri bambini, passavo dei momenti spensierati. C’è sempre da imparare dai più piccoli.
Lia, invece, ha 15 anni. L’ho conosciuta mentre passeggiavo sulla spiaggia nel villaggio dei pescatori. Mi ha invitato a casa sua per un tè, ma alla fine ho mangiato, bevuto e persino riposato. In quell’istante, i ruoli si sono invertiti: io avevo 15 anni e lei sembrava la più adulta, prendendosi cura di me con una maturità sorprendente.
Passeggiando sulla spiaggia, ho incontrato anche un ragazzino che mi ha chiesto di metterlo alla prova con i nomi delle capitali del mondo. Le sapeva tutte! Era davvero brillante, ma non sono caduta nella tentazione di acquistare i suoi braccialetti.
Domani mi aspetta una sveglia all’alba e due voli da prendere. Giorni intensi mi attendono, ma questa malattia arriva proprio nel momento meno opportuno. Mi sento debole, la nausea è forte e temo che la febbre possa peggiorare. Speriamo in una rapida ripresa!
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