Quando ti lasciano in autostrada alle 3 del mattino: un’avventura in Thailandia

Pubblicato da lakida il Gennaio 16, 2020Gennaio 16, 2020

Mi avevano detto che sarei arrivata ad Ayutthaya alle 6 del mattino, ma alle 3 di notte vengo bruscamente svegliata e scaricata dal pullman… in autostrada. Non ci sono luci, né persone, solo un’auto che sembra essere l’unico “taxi” disponibile. Il problema? Non è affatto un taxi. Ma la guesthouse dove ho prenotato dista qualche chilometro, e non ho altra scelta che affidarmi al conducente e alla sua macchina poco rassicurante.

Arriviamo finalmente alla guesthouse, che però è chiusa. Al mio bussare nessuno risponde. Il quartiere dorme profondamente. L’unica compagnia sono creature nere, cicciotte e decisamente inquietanti che saltellano qua e là, facendomi sobbalzare a ogni loro movimento. Per fortuna, un cagnolino dolce e affettuoso si accuccia accanto a me. Vista la mia recente esperienza con i cani randagi nella periferia di Bangkok, non era affatto scontato trovare un amico peloso così pacifico.

Sono solo le 3:30, e l’attesa per l’alba sembra infinita. Il contesto non è dei migliori, ma cerco di essere coraggiosa. In Italia è ancora presto, così chiamo mia madre per sentire una voce familiare. Lei, come sempre, mi spinge a prendere in mano la situazione: “Suona al campanello finché qualcuno non ti apre!” Non amo disturbare, ma alla fine cedo. Dopo qualche insistente colpo di campanello, una signora in vestaglia e bigodini mi apre la porta, un po’ assonnata ma gentile.

Mi accompagna nel terrazzo in legno, dove decido di passare il resto della notte. Sento il rumore dei russatori provenire dalle stanze vicine, tutte fatte di legno massiccio. Non riesco ad addormentarmi, ma almeno ho una sdraio e un posto sicuro dove aspettare il mattino.

Alle prime luci dell’alba, i primi ospiti si preparano a fare il check-out. C’è silenzio, rotto solo dal rumore delle valigie trascinate sul pavimento. La signora, sempre cortese, mi offre la stanza appena liberata, in attesa che la mia camera sia pronta.

Mi butto sul letto, senza curarmi di nulla, e mi addormento all’istante. È mattina presto, e finalmente sono pronta a esplorare Ayutthaya, nonostante la notte movimentata.

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